La morte di Pierre Drieu La Rochelle – 16 marzo 1945

Pierre Drieu La Rochelle

Aveva scritto in “Racconto segreto:

Pierre Drieu La Rochelle“Ho agito consapevolmente, nel pieno della vita, secondo l’idea che ho dei doveri dell’intellettuale. L’intellettuale, lo studioso, l’artista, non è un cittadino come tutti gli altri. Ha dei doveri e dei diritti superiori a quelli degli altri. (..) E’ il ruolo degli intellettuali, o almeno di un certo tipo di essi, quello di andare al di là degli avvenimenti, di tentare cammini rischiosi, di percorrere tutte le strade possibili della storia. (…) Sì, non sono un patriota qualunque, un piccolo nazionalista; sono un internazionalista. Non sono solo un Francese, sono un Europeo. Anche voi lo siete, senza saperlo. Ma abbiamo giocato ed io ho perduto. Esigo la morte”.

Alla sua sepoltura nel cimitero di Neuilly, assieme ad alcune delle donne che lo avevano amato, erano presenti l’editore Gaston Gallimard, gli scrittori Jean Paulhan e Paul Léautaud, il poeta Jacques Audibert, il filosofo comunista Brice Parain (che non rinnegherà l’amicizia neppure nei cofronti di un altro scrittore francese, quel Jean Fontenoy che si suiciderà solo un mese dopo, durante la battaglia di Berlino) e pochi altri amici. Assente il suo esecutore testamentario, André Malraux.

Amerino Griffini

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