Più diritti ai bambini immigrati, la Camera pronta al voto finale

Sandra Zampa

In aula a Montecitorio per la terza lettura la legge sui minori stranieri non accompagnati. Un provvedimento che riguarda 25mila immigrati arrivati in Italia senza genitori.

Sandra Zampa
Sandra Zampa

Arriverà in aula domani, per poi andare al voto al più tardi giovedì, la legge sui minori stranieri non accompagnati. Il ddl, approvato dal Senato il 1 marzo, torna in aula a Montecitorio in terza lettura a causa di un rimpallo tra le due camere per motivi relativi alla copertura finanziaria. La nuova normativa, invocata da associazioni umanitarie come Save The Children, Anesty, Unicef e Comunità di Sant’Egidio, contiene il rafforzamento dei diritti e delle tutele degli immigrati minorenni che arrivano in Italia senza genitori. Di immigrati soli ne sono arrivati in Italia sui barconi più di 25mila nel 2016 , secondo i dati del ministero dell’Interno. La normativa vigente prevede che i servizi sociali del Comune di approdo prendano in carico i minorenni sbarcati, da ospitare in apposite strutture di prima accoglienza. Ma in molti casi, come dimostrato anche dal recente monitoraggio in Sicilia fatto dalla garante dell’Infanzia e adolescenza Filomena Albano, l’approccio emergenziale e la mancanza di organizzazione lasciano i piccoli immigrati in uno stato di abbandono. La conseguenza è che oltre 6mila minori risultano irreperibili per le istituzioni: scomparsi nel nulla, con il rischio che diventino prede dei circuiti di illegalità, vittime di tratta o di sfruttamento lavorativo. Di qui l’urgenza di arrivare all’approvazione definitiva della nuova legge. Che, fra le misure previste, introduce esplicitamente un divieto assoluto di respingimento alla frontiera. Tra gli altri punti di questa legge, costata quattro anni di lavoro, vanno sottolineati l’accelerazione della procedura di identificazione – spiega la deputata pd e prima firmataria Sandra Zampa – che deve avvenire in tempi brevissimi per non perdere i ragazzi che poi finiscono nella criminalità o nella prostituzione, se non peggio”. Una procedura che richiede uno sforzo maggiore da parte delle forze dell’ordine, che Zampa definisce “necessario” e “di civiltà”. Inoltre la normativa prevede la “nomina di un tutore che sia vero e non un fantoccio” , con la creazione di un albo apposito di volontari che saranno formati in maniera specifica , e maggiori risorse ai Comuni per garantire più continuità nell’assistenza ai minori. Viene regolamentato in maniera più chiara anche l’affido familiare, con l’istituzione di un registro delle famiglie affidatarie. Infine il ddl garantisce l’assistenza sanitaria e l’assolvimento dell’obbligo scolastico e l’impegno a garantire il ricongiungimento familiare laddove sia possibile , in linea anche con le indicazioni provenienti dall’Unione Europea.

Monica Rubino

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