Dietro i migranti ci sono accordi occulti

di Manlio Lo Presti

 

Anche nel caso dei migranti, stiamo assistendo ad una diffusione di informazioni a grappolo, come è accaduto per lo psychovairuss, per i temi ecologici, per il caos ambientale. Qualcuno crede che i terremoti e le alluvioni che hanno colpito i tre Stati del Nordafrica tutti insieme siano un caso? Anche i terremoti in Italia nello stesso periodo sono fatalità? La concentrazione degli eventi e i molti indizi fanno invece pensare ad un piano eversivo ben congegnato.
In termini assoluti, l’Italia ha imbarcato un totale di migranti nettamente inferiore ad altri Paesi membri dell’Unione Europea (https://www.unicef.it/emergenze/rifugiati-migranti-europa/). L’Unicef afferma che dal 2014 sono entrate oltre 2,6 milioni di persone in Europa. Si tratta di un dato importante. Attualmente, gli arrivi hanno un incremento più che proporzionale, tenuto conto che il nostro Paese non riesce a controllare gli sbarchi su oltre 2.000 chilometri di coste.
Cosa non ci stanno dicendo? Difficile credere che i servizi segreti nazionali non sappiano nulla sulla situazione del Nordafrica. E’ operativa da decenni una fitta rete di informatori dei servizi segreti italiani. Quanto del loro lavoro è stato portato a conoscenza dei capi del governo tempo per tempo in carica i quali, storicamente, non leggono mai i rapporti giornalieri degli apparati? La situazione della penisola è aggravata dalla sua posizione geografica, al centro del Mediterraneo che è molto più difficile di quella degli angloamericani protetti dall’Atlantico.
La Turchia si trova in una posizione molto complicata. E’ confinante con Paesi sotto attacco di milizie terroristiche di presunta matrice religiosa: armate ed addestrate dalla Cia, intenzionata a mantenere un altissimo tasso di disordine nell’area per disturbare le azioni della Cina e della Russia. La Turchia presa alle strette può disporre di un’arma pericolosa, minacciando l’apertura dei campi ufficialmente occupati da 3,6 milioni di profughi (https://www.geopolitica.info/eu-turkey-deal/#:~:text=La%20Turchia%20%C3%A8%20lo%20Stato,milioni%20di%20profughi%20registrati%20ufficialmente), anche se la cifra è sicuramente per difetto. Una volta liberati i profughi si lancerebbero in massa verso l’Europa. Lo scenario ricorda le ondate di masse umane che sfondarono il Limes dell’Impero Romano.
Il blocco totale dei flussi umani implicherebbe l’impiego congiunto ed estremo di armi di terra e di aria, come peraltro potrebbe accadere in mare, da dove proviene attualmente gran parte dei migranti organizzati da decine di Ong, con un giro imponente di denaro incassato dai migranti e in gran parte riciclato tramite le stive delle navi.
La crescita rapida dei flussi e la vastità territoriale del fenomeno non impediscono di pensare che tutto abbia una regia sottostante, che dispone di ampi mezzi e soldi, tanti soldi. Russia e Cina stanno usando le migrazioni come arma geopolitica contro l’Europa allineata con gli angloamericani? Non è un’ipotesi da escludere e si tratterebbe di un disordine che paga solo l’Europa, essendo inglesi e Usa protetti dall’Atlantico. L’Europa sta pagando a caro prezzo le provocazioni e le azioni guerrafondaie angloamericane per complicare il conflitto russo-ucraino. Ma anche in questo caso i danni sarebbero totalmente a carico della popolazione, perché le élites europee si proteggerebbero comunque con i soldi razziati e la sicurezza di milizie mercenarie private dislocate attorno alle proprie residenze (https://www.geopolitica.info/compagnie-militari-private/).
La scelta di ingigantire l’ampiezza degli sbarchi nelle trasmissioni televisive e sulla stampa è adottata per drammatizzare la situazione? Perché? Perché il caos è utile per poter alzare il prezzo della detenzione dei migranti in Italia. Povera gente che non vuole nessuno Stato europeo. L’Italia sapeva da tempo che i migranti non sono graditi in Europa se non a parole ipocrite emesse dai vertici comunitari e dai vari Stati europei? Inoltre, nessuna regione italiana sia di destra che di sinistra intende ospitare i migranti. Non è infatti casuale la dichiarazione recente dell’attuale governo di creare punti di raccolta in luoghi semideserti e di facile controllabilità. Perché è stato annunciato questo provvedimento? Utilizzeranno edifici militari in disuso? Infine, qualcuno ci dirà quanto costerà complessivamente l’intera operazione di ammassamento permanente di circa 500.000 profughi in territorio italiano? Nessuno ha azzardato una anticipazione di possibili cifre.
Nessuno si azzarda ad accennare l’esistenza di un accordo fra Ue, Italia, angloamericani? Un piano dove è previsto che le spese saranno a carico dei vertici Ue scontando pari importi in termini di riduzione di interessi del debito pubblico? Per rendere appetibile l’operazione il sinedrio di Bruxelles potrebbe congelare eventuali ritorsioni usando il martello dello spread? Non si tratta di sospetti e di interrogativi troppo fantasiosi. Sapremo molto presto la fine di questo film.

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