L’Italia festeggia Zaki mentre la Francia fa mega accordi con l’Egitto

di Augusto Grandi

 

Mentre l’Italia esultava per la grazia concessa da Al Sisi a Zaki – studente che dopo aver trascorso anni a Bologna, ottenendo anche la laurea a pieni voti, non si è mai degnato di imparare la lingua italiana – la Francia stava concludendo mega affari proprio con l’Egitto. Parigi, secondo quanto riportato dai media israeliani ripresi da Agcnews,  venderà agli egiziani la tecnologia avanzata per costruire navi da guerra, droni autonomi, navi da pattugliamento e piccole unità da combattimento.

Gli accordi dovrebbero essere firmati entro la fine dell’anno.  Quando, cioè, l’Italia avrà ripreso le polemiche contro il Cairo per la vicenda di Giulio Regeni. Nel frattempo gli atlantisti d’oltreoceano hanno già chiarito che la liberazione di Zaki non è sufficiente. Occorre liberare tutti coloro che sono sulla lista stilata dai burattinai di Biden.

Mentre loro, gli atlantisti anglostatunitensi, si guardano bene dal liberare Assange. Perché loro, i buoni, possono tenere in prigione a vita chi vogliono. Mentre gli altri, i cattivi, possono processare ed eventualmente condannare solo chi è indicato da Washington.

Ora occorrerà capire se Macron potrà permettersi di concludere il mega accordo con l’Egitto, che sarà un toccasana per le casse di Parigi e per i lavoratori francesi, oppure se gli amici ed alleati atlantisti proveranno ad impedire l’operazione.

 

 

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