La Repubblica Italiana è un’ impresa privata

Nessuna azione politica adempie alla sua funzione senza l’ educazione del popolo, nonché inteso come collettivo realizzato nella sua autonomia di carattere civile e politico.

Educare etimologicamente deriva da latino educère <<trarre fuori, condurre>>.

L’ azione deve essere  principalmente finalizzata a “trarre fuori” la massa dalla prigionia dell’ignoranza.

Prima di ogni azione politica, non si può ignorare la realtà sensibile intorno ad ogni essere umano.

L’opinione pubblica italiana trascura di vivere in un’ impresa commerciale privata.

La Repubblica italiana: non è uno Stato, concepito come un sistema creato da una comunità al fine di prendere decisioni sovrane in funzione della collettività.

Il territorio italiano è esautorato dall’esercizio della piena sovranità.

Nel mondo contemporaneo il potere d’imperio (esercizio dell’autorità statale) si esprime principalmente con il dominio economico e finanziario.

In questa fase storica, il fulcro del potere Occidentale è la City di Londra.

La City è tra i distretti economico finanziario più importanti al mondo, tanto da risultare prima nell’indice dei centri del commercio mondiale pubblicato da Mastercard nel 2008.

Nel sito della SEC, La Securities and Exchange Commission, ovvero l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori; la Repubblica Italiana è una denominazione aziendale con sede proprio nella City di Londra:

40 BANK STREET, CANARY WHARF

LONDON X0 E14 5DS.

Immagine tratta dal sito ufficiale https://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar?company=italy%20republic&owner=exclude&action=getcompany

La Repubblica Italiana è una holding di servizi. I residenti sono consumatori che usano i servizi erogati. Essi sono oggetto delle decisioni prese in sedi sovranazionali e fuori dalla discussione politica nelle opportune sedi istituzionali.

Al contrario in una repubblica sovrana, i residenti dovrebbero essere cittadini titolari di diritti e di doveri, nonché soggetti attivi nel prendere decisioni pubbliche.

Comprendere la natura della Repubblica Italiana è un punto di partenza indispensabile per interpretare le vicende che hanno caratterizzato le sorti dell’Italia contemporanea.

La base fondamentale per aprire un nuovo dibattito democratico in campo politico, economico e sociale.

Il popolo d’ Italia vive stretto nella morsa dei partiti, i quali vertici spesso sono ospiti, prima del loro insediamento, proprio nella City di Londra oppure nei forum economici internazionali.

I vertici dei partiti mostrano tutta la loro ipocrisia ingannando quotidianamente gli italiani attraverso i mezzi di comunicazioni di massa, nonché controllati da società media internazionali.

Esempio la nota RCS eroga servizi editoriali in Italia, Spagna, Portogallo, Cina, USA e Sud America. La strategia è indirizzata a condurre un’ agenda globalista, trascurando i reali problemi delle singole comunità. Creare opinioni e non offrire un concreto servizio d’informazione.

La strategia adoperata per tenere nel sonno l’ Italia è quella della partitocrazia. Un regime politico in cui il potere e l’esercizio delle funzioni dello Stato ruotano attorno ai partiti, i quali si sostituiscono agli organi istituzionali previsti dalla Costituzione.

I partiti di massa sono sovvenzionati dalle banche, le stesse che appartengono all’ infrastruttura finanziaria della City.

Nel partitismo le funzioni della vita pubblica sono assunte in contesti al di fuori delle istituzioni preposte per regolamentare la vita pubblica.

Il dibattito nel Parlamento è una formale prassi istituzionale, allo scopo di convogliare il consenso ed il dissenso dell’opinione pubblica.

Spesso il dibattito è svolto apertamente per mezzo dei cosiddetti Talk Show, i quali avvengono sulle stessi canali media internazionali. Appare ovvio che gli squali della finanza internazionale abbiano totale interesse a far credere che esista una discussione su temi di pubblica utilità.

Si arriva al modus operandi Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā, accezione latina usata per definire la strategia finalizzata alla sottomissione di un territorio e/o di una popolazione.

Dividendo e frammentando il dibattito si evita che sorgano concrete forze d’opposizione, tali da unirsi in un’ unica energia con obiettivo comune.

Il maggiore effetto di questo meccanismo di sovragestione si percepisce nelle amministrazioni territoriali, le quali spesso si trovano ad operare contro il reale interesse della collettività, sacrificando l’essere umano sull’altare del bilancio.

Spesso le città sono controllate da sindaci esponenti di partito, i quali prendono ordini dai vertici della propria struttura politica oppure dai rappresentati del governo sul territorio. Rappresentanti, per l’ appunto degli stessi governi decisi nelle sedi dei forum economici internazionali e della City.

In questo contesto è frequente che gli abitanti di una città siano costretti a versare tributi all’ erario comunale per poi ricevere disservizi.

I territori hanno deficit di infrastrutture che, pur non utilizzate direttamente nel processo produttivo, forniscono una serie di servizi indispensabili per il funzionamento del sistema economico: strade, linee ferroviarie, porti, scuole, ospedali, ecc.

Questo è il tempo in cui non è più possibile continuare a lamentarsi per le inadempienze della classe dirigente.

I fatti dimostrano che gli interessi plutocratici in atto minacciano l’ esistenza medesima del popolo italiano. Gli istituti finanziari internazionali non vogliono persone moralmente elevate, ma unità economiche da sfruttare.

Soltanto l’ emancipazione dell’individuo dai modelli di massa può creare un’ azione di popolo, che metta finalmente al centro l’essere umano e spezzi le catene legate agli speculatori finanziari.

In queste fasi convulse serve un movimento del popolo e per il popolo, al fine di costituire il nuovo corso democratico dello Stato.

Un popolo non sarà mai libero senza porre al centro l’ educazione ed il lavoro.

Nessuna rappresentanza politica sarà al servizio del collettivo, ma soltanto le assemblee popolari potranno intraprendere il cammino di partecipazione attiva alla cosa pubblica.

Le varie categorie produttive non otterranno mai l’adeguato trattamento economico senza una partecipazione sindacale attiva.

In un nuovo corso serve un’ azione per dare dignità alla vita umana, innalzando la condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dalle sue facoltà mentali, dalle sue intrinseche qualità e dalla sua stessa natura di essere dotato di ragione.

La morale concerne ciò che le persone chiamano bene, ciò su cui tutti concordano che vada onorato, come la giustizia, il dire la verità, la buona volontà e le opere buone. La morale riguarda l’origine o ragione di questo agire. La disciplina della sostanza e non delle apparenze.

Re opitulandum, non verbis (L’aiuto va dato con i fatti, non con le parole).

Fare il Popolo per essere Stato.

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Pubblicato da Giuseppe Aiello

Ho studiato Storia presso l' Università degli Studi di Milano. Sono editore www.caputnovi.com, sito di divulgazione storica. Opero nel settore finanziario e commerciale.