La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada

La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada

La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada

La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada

Serge Latouche

“Crescita e decrescita sono entrambe sicuramente delle utopie, ma la più utopica delle due non è certo la seconda.

La parentesi dell’era della crescita si apre con la modernità. Modernità che si è costruita sul rifiuto della tradizione e la negazione dei limiti.

La novità, con la modernità, è non soltanto di avere rinunciato alla lotta contro la dismisura, ma di avere fondato prima l’economia, e poi l’insieme della società, sull’illimitato eretto a principio supremo.

Il modo di produzione capitalistico partorito dalla modernità ha come essenza stessa la logica della crescita per la crescita.

Tuttavia, soltanto con quella che viene chiamata «globalizzazione», che in realtà non è che la onnimercantilizzazione del mondo, la trasgressione diventa l’etica paradossale dominante.

Proclamando con il canto dell’Internazionale «del passato facciamo tabula rasa», il marxismo si inscrive pienamente nella continuità del progetto liberale di negazione di qualsiasi eredità.

L’individuo della società di mercato, ingranaggio funzionale dell’economia capitalistica della crescita, non ha né radici né tradizioni.

E così diviene preda indifesa della pubblicità, in balia della tossicodipendenza consumistica.

Riappropriarsi del passato, nel caso rivisitandolo, è un elemento-chiave del progetto della decrescita.

Il recupero della memoria perduta è importante per alimentare la resistenza alla mega macchina, che è anche una mostruosa impresa di lobotomizzare.

Un inventario e al tempo stesso una base per ritrovare un senso che si opponga al disincanto del mondo.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la cosa non riguarda soltanto i Paesi benestanti.

Per i Paesi del Sud del mondo, rimettere in valore un patrimonio culturale fondato su visioni diverse dalla dismisura dell’Occidente moderno è non meno necessario per resistere al rullo compressore del produttivismo globalizzato e per dare vita a progetti di sopravvivenza alternativi.”

Serge Latouche

La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada
Serge Latouche
Traduttore: F. Grillenzoni
Editore: Bollati Boringhieri
Collana: Temi
Anno edizione: 2016
Pagine: 202 p. , Brossura
EAN: 9788833928036

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