In Germania 2,2 milioni di bambini a rischio povertà. Ma aumentano gli aiuti a Zelensky

 

di Augusto Grandi

 

Lo scorso anno la Germania ha stanziato 14 miliardi di euro per aiuti militari e finanziari all’Ucraina. Una cifra destinata a salire nel 2023 e negli anni successivi. In Germania 2,2 milioni di bambini e ragazzi sono a rischio povertà. Ovviamente il numero deve essere moltiplicato se si considerano anche i genitori di questi giovani. Ma al cancelliere tedesco questi dati non interessano. A lui interessa solo Zelensky. E, dunque, non solo aumenterà le donazioni di armi a Kiev, ma aumenterà anche la spesa militare interna. Glielo ordina la NATO..

La stessa Nato che, come longa manus di Washington, ha portato la Germania in recessione ed ora in stagnazione. Perché ha obbligato Berlino a tagliare drasticamente i rapporti commerciali con la Russia. Con la promessa, ovviamente non mantenuta, che gli amici ed alleati statunitensi avrebbero tranquillamente sostituito l’interscambio perso con Mosca. Non è andata così. Non poteva andare così.

Perché la Germania ha potuto assumere il ruolo di locomotiva economica europea grazie ad una industria che poteva investire molto in innovazione poiché pagava poco l’energia importata dalla Russia. E quando il padrone di Washington ha bloccato i flussi, facendo anche saltare i gasdotti per evitare rischi, Berlino si è ritrovata a pagare molto di più l’energia atlantista. Ed ha perso competitività.

E mentre qualche minus habens in Italia festeggiava poiché il Pil italiano aveva un andamento migliore di quello tedesco, gli ordini tedeschi di prodotti della componentistica italiana calavano. Ed ora il Pil tedesco è stabile e quello italiano è calato. Un applauso alla corte della Garbatella che festeggiava.

Però, in fondo, a Roma qualche motivo di soddisfazione possono averlo. Perché in Germania la sacrosanta rabbia popolare sta facendo crescere i consensi per la destra di Afd. Diventata, secondo i sondaggi, il secondo partito a livello nazionale ed il primo nelle aree dell’Est. Mentre in Italia il governo non ha problemi con un’opposizione rappresentata dall’armocromata Schlein o dal lamentoso Fassino. D’altronde maggioranza e opposizione, in Italia, aspettano sempre gli ordini di Biden. E si scontrano soltanto sul drammatico problema dei bagni per chi si sente fluido.

 
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