Il Sistema adora le bande di teppisti ma non tollera le proteste per il lavoro

di Augusto Grandi

 

Semel in anno licet insanire. E, sicuramente, a capodanno molti hanno seguito l’indicazione pur ignorando il latino. Al di là dei “pistola” con la pistola, è stato proprio il comportamento di massa a sconcertare i media perennemente impegnati a difendere il Sistema e le Autorità. Ma come, le autorità vi dicono di non sparare i botti e voi trasformate le città ed i paesi in autentiche polveriere con esplosioni di ogni tipo? Fregandovene delle Istituzioni e degli ambientalisti?

Ma il peggio sono state le bande di giovinastri che, andando in giro per le strade, hanno distrutto auto e arredo urbano vario. Nella totale mancanza di intervento da parte delle meravigliose Autorità.

In effetti il Sistema si è abituato all’obbedienza del gregge e non sa come fronteggiare le intemperanze. Gli italiani hanno accettato l’impoverimento, hanno accettato la cancellazione delle libertà individuali causa virus, hanno accettato di andare in pensione sempre più tardi e con meno soldi. Ma qualcuno non accetta di passare la notte di capodanno sobrio e senza intemperanze. D’altronde le bande hanno ormai la certezza dell’impunità. Una grande risorsa aggredisce un pensionato a Firenze e non va in galera ma si ritrova con una denuncia ed un eventuale processo tra chissà quanti anni. Con la certezza di evitare il carcere e senza nessun risarcimento per la vittima. L’effetto di  deterrenza della pena, questo sconosciuto.

Ovviamente al Sistema va benissimo così. Il pensionato aggredito non conta nulla. Non contano nulla i proprietari delle auto danneggiate. E, in fondo, non contano nulla neppure le donne violentate e uccise. Il Sistema – lo stato e le altre forme di potere – interviene per colpire gli scioperanti, con la scusa di difendere i diritti degli altri italiani. Il diritto alla mobilità, che termina non appena si deve viaggiare in “modalità pendolare”. Ma non ci sono rivolte di piazza contro la precettazione.

E poi si prosegue con norme sempre più asfissianti per colpire la vita delle persone rispettose della legge. Due deliranti servizi di Striscia la Notizia dedicati allo sci sono stati illuminanti. Non bastava il folle aumento dei prezzi per gli impianti di risalita. Bisogna aggiungere l’assicurazione. E guai a sciare in modo tale da divertirsi. In un filmato i carabinieri fermano un uomo che a velocità moderata sorpassava, zigzagando, chi procedeva lentamente. Dunque o si scia tutti a spazzaneve o si va dritti e molto veloci. Ma ora è arrivato anche l’etilometro sulle piste, con la guerra dichiarata al “bombardino”, poco più di un digestivo.

Forse si possono cominciare a capire le follie delle bande di teppisti.

 

 

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