di Augusto Grandi
Come funziona il ruolo super partes dell’Unione europea? Lo spiega Roberta Metsola, presidente del parlamento europeo. In Austria i sondaggi paiono premiare il Partito della libertà. Movimento considerato di estrema destra poiché meno atlantista rispetto al destracentro italiano. Ed allora Metsola, con una indecente ingerenza negli affari altrui, ha sostenuto che Herbert Kickl, il leader del Partito della libertà, non sarebbe idoneo a guidare l’Austria. Anzi, non sarebbe idoneo ad assumere qualsiasi incarico ministeriale.
Dunque non ha alcuna importanza la volontà del popolo austriaco. Non ha alcun valore l’esito di una elezione libera. Serve una patente rilasciata da Metsola e dai suoi compagni, da Biden e dai suoi maggiordomi, per avere il diritto di guidare il proprio Paese.
Forse lo fanno per far risparmiare le famiglie. Perché, sulla base delle considerazioni della presidente del parlamento, una delle nuove amiche di lady Garbatella, diventa del tutto inutile far svolgere le elezioni. Così si risparmia. Bastano i sondaggi, dopodiché i maggiordomi di Biden decidono: se in testa ci sono leader “amici” pronti ad indossare la livrea atlantista, allora è inutile votare e li si incarica direttamente di formare il nuovo governo. Se in testa, invece, ci sono i “cattivi”, è meglio evitare le elezioni e si nominano gli avversari anche se sono una piccola minoranza.
Non vale solo per Vienna. Anche gli elettori slovacchi preoccupano la banda Metsola. Mentre i cattivissimi ungheresi dovrebbero essere messi ai margini dell’Unione europea, sperando che se ne vadano da soli, senza dover ricorrere ai ricatti, ai tagli dei finanziamenti, all’organizzazione di qualche rivolta colorata finanziata da Washington. Perché la democrazia è bella solo se vincono i buoni. In caso contrario la democrazia è uno strumento inutile, legato ad un passato lontano e da cancellare. Non è che, adesso, si possa concedere agli elettori il diritto di scegliere liberamente.