I cagnolini vanno alla guerra

di Alberto Capece Minutolo

 

E’ davvero incredibile come nello sforzo di far intendere che l’Ucraina è ancora così viva da meritare oltre 50 miliardi che scompariranno nel buco senza fine del regime di Kiev, ci sia una specie di ribaltamento totale della realtà, per arrivare anche a grotteschi articoli nei quali si continua a dire che la Russia è distrutta e che l’Ucraina invece ce la può fare. Chissà come mai l’economia di Mosca cresce molto di più di quelle occidentali  che oltretutto sono afflitte da una costante manipolazione dei dati. Chissà come nell’ultimo mese Kiev ha perso altri 22 mila uomini e ha subito danno enormi alle infrastrutture militari. Ma insomma si sa che i cani più piccoli sono i più mordaci. Il patetico Macron con la faccia seria ha detto che la forza nucleare francese è a disposizione dell’Europa che così potrà godere della protezione di una forza che in termini quantitativi è più o meno il 3 per cento di quella russa e qualitativamente nemmeno può pervenire a un serio confronto. Così il presidente francese ha di fatto annunciato che l’Europa si prepara a scomparire nell’inferno nucleare.

Ma l’atteggiamento più curioso è quello della Gran Bretagna che è quanto mai aggressivo: vorrebbe inviare un corpo di spedizione della NATO in Ucraina  e non basta perché Londra suggerisce inoltre  la creazione di una no-fly zone sul territorio controllato da Kiev e non avrebbe escluso attacchi contro “infrastrutture strategiche nelle regioni settentrionali della Russia”. Naturalmente si tratta di mere emissioni di retorica per far credere ai propri cittadini che la guerra non è persa: con quali forze la Gran Bretagna potrebbe realizzare questo inconcludente piano o solo una piccola parte di esso? Il problema nemmeno viete preso in considerazione visto che  l’esercito britannico è un guscio svuotato. Si tratta di appena 70 mila uomini in totale, tanto per far un paragone un quinto della forza salvata da Dunkerque durante la seconda guerra mondiale o ancora un piccola frazione degli uomini impegnati in Italia dal ’43 al ’45 . E sappiamo che spesso in Iraq e in Afghanistan i soldati britannici hanno dovuto acquistare privatamente giubbotti antiproiettile e altre attrezzature che l’esercito di sua maestà non era in grado di fornire. 

Certo la NATO vorrebbe  disperatamente impedire alla Russia di proteggere tutto il territorio a est del fiume Dnper e finora i paesi della NATO hanno consentito le attività criminali dell’Ucraina e non hanno subito alcuna conseguenza. Credo che l’alleanza nella sua cristallina stupidità interpreti la mancata risposta della Russia come un segno di debolezza e pensano quindi di potersela cavare , però  la pazienza di Mosca che è grande , ma non infinita e quando colpirà lo farà nel modo più duro possibile. Considerati i crescenti disordini a Kiev mentre si infiamma la lotta per il controllo tra il presidente Zelenskyj e il generale Zaluzhny, i russi sembrano contenti di continuare la loro strategia di logoramento mentre smantellano sistematicamente l’esercito ucraino. La Russia, tuttavia, sta godendo di un vantaggio inaspettato: anche la NATO viene smilitarizzata avendo perso un enorme quantità di armi e mezzi, avendo scoperto che molti sistemi erano in realtà mediocri, inadatti al campo di battaglia, studiati più per foraggiare l’industria bellica che per aderire a una visione strategica e trovandosi ora di fronte a un folle aumento dei prezzi degli armamenti per cui per ricostituire le scorte occorreranno fondi molto più ingenti di prima.  Davvero un bel lavoro .

5,0 / 5
Grazie per aver votato!