Emergenza immigrazione, nuovi arrivi in Fvg

I Paesi tedeschi ammettono solo profughi e respingono i migranti. In regione si concentra ancora il flusso di quanti temono d’essere rimpatriati.

immigrazioneUDINE. L’ultima rotta dei Balcani, tra barriere tecniche e reali, sta portando nuovi gruppi di migranti in Friuli Venezia Giulia. Ieri altri 35 sono giunti a Tarvisio in treno da Villaco e altri trenta sono arrivati a Gorizia. Contestualmente alla stretta agli ingressi da parte dei governi austriaco e tedesco, che ammetteranno solo profughi di guerra e rimpatrieranno tutti i cosiddetti migranti economici, si registra anche una ripresa degli arrivi in regione.

Impossibile per le autorità fare previsioni e capire come evolverà il fenomeno, ma il periodo di relativa calma e di flussi quasi azzerati, con l’ondata migratoria in movimento esclusivamente lungo il corridoio Croazia-Slovenia-Austria, sembra per ora finito.

Da Villacco a Tarvisio in treno
Stando a quanto emerso dalle dichiarazioni delle persone rintracciate, l’Italia a nordest diventa la meta di chi teme, dopo migliaia di chilometri percorsi nel gelo dei Balcani, di essere rispedito nel proprio Paese perché non possiede i requisiti richiesti dall’accoglienza tedesca. L’allerta dei dirigenti di polizia delle aree di frontiera è già scattata, così come l’intensificazione dei controlli su autostrade e ferrovie. La polizia di frontiera di Tarvisio ha intercettato nelle ultime 24 ore 35 migranti giunti in treno nel comune montano: 24 nella notte tra martedì e mercoledì e 12 ieri mattina. Di questi 17 sono già stati riammessi in Austria e portati al commissariato di polizia di Thörl Maglern perché dalle procedure di identificazione alcuni sono risultati positivi all’Eurodac, la banca dati comunitaria che registra i passaggi dei richiedenti asilo in Ue, altri comunque in possesso di documenti che attestavano la loro provenienza dall’Austria e che dunque, per il trattato di Dublino, sono di competenza di quel Paese. Per gli altri le procedure sono ancora in corso, ma non si escludono ulteriori riammissioni.

In 10 giorni 200 migranti in Fvg
Da lunedì sono stati rintracciati 181 migranti, più di 200 in dieci giorni, stando ai numeri diffusi dal sindacato autonomo di polizia. Che chiede adeguati «rinforzi», perché il timore è che «l’arrivo in questi giorni di pakistani e afghani non prometta niente di buono. Da mesi lanciamo appelli per essere preparati a un eventuale esodo: i rintracciati – scrive il Sap – confermano nelle dichiarazioni che i “rubinetti” tedeschi si stanno chiudendo per chiunque non arrivi dalla Siria e che dalla Germania sarebbero stati rimpatriati».

L’acquisto di filo spinato
Sale la tensione in Europa, ancora divisa di fronte all’emergenza. Mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel ammonisce che «o i confini restano aperti o il rischio è quello di una guerra tra i Balcani», e il premier sloveno Miro Cerar avverte che nel caso Austria e Germania decidessero di limitare l’accesso dei migranti anche la Slovenia potrebbe adottare misure analoghe, dai media di Lubiana rimbalza la notizia che il governo si sarebbe già attrezzato con chilometri di filo spinato per regolare il flusso incontrollato proveniente da Zagabria.

immigrazioneNessuna conferma da fonti istituzionali, ma secondo quanto riferiscono i quotidiani sloveni, la barriera sarebbe stata ordinata in Polonia e dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. E a rinforzo della polizia slovena nella gestione della crisi, Estonia e Lituania hanno inviato una cinquantina di agenti, mentre nella notte scorsa il Paese ha visto entrare altri 3.821 migranti, in gran parte in autobus dopo aver attraversato il valico con la Croazia di Gruskovje.Numeri comunque inferiori rispetto alle prime settimane, quando la media di ingressi era di circa 9 mila profughi al giorno, con picchi di 12 mila. Dei 5.700 al momento ospitati nel paese, la maggior parte si trova nei centri di accoglienza temporanea allestiti al confine con l’Austria – 2.964 nella tendopoli di Sentilj e 1.267 a Gornja Radgona – dove tutti aspettano di entrare.

Calano gli sbarchi
Sono il 10 per cento in meno rispetto al 2014, secondo i dati riferiti dal ministro dell’Interno Angelino Alfano ieri in commissione Affari costituzionali. In tutto sono 141 mila i migranti giunti in Italia dal Mediterraneo, per 942 sbarchi con il 90 per cento di partenze dalla Libia. Il sistema d’accoglienza ospita a oggi 100 mila migranti, le istanze d’asilo esaminate sono state finora 53 mila, il 75 per cento in più dello scorso anno.

 

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