E la barca tornò sola

di Alberto Capece Minutolo

 

La barbarie regna sovrana in questa specie di Grande Orda occidentale che, come quella derivata dalla dissoluzione dell’impero di Gengis Khān, tentò per lungo tempo di sottomettere i vari ducati russi, ma che poi fu completamente distrutta tanto che al tempo di Caterina la Grande scomparvero persino le ultime tracce. In realtà la cultura di queste orde era certamente più raffinata di quella decadente e vuota insita in tutto il meccanismo delle decadute società occidentali, le quali di certo di certo non hanno alcuna attenzione alla vita umana anche se fanno finta di averne molta cura. Questa caratteristica pervade ogni anfratto della società e si esprime in mille modi, da quelli globali, vedi l’invenzione delle malattie scopo di lucro o le operazioni climatico – maltusiane, fino a episodi minimi che raramente arrivano all’attenzione delle opinioni pubbliche.

Lasciatemi raccontare questo episodio della guerra ucraina che dimostra tutto il cinismo di cui il potere è capace. Proprio oggi si è saputo del sanguinoso fallimento di un’operazione portata avanti da sabotatori ucraini che volevano sbarcare sull’isola di Tendrovskaya Spit, situata non lontano dalla costa del Mar Nero. Hanno perso tre barchini su quattro e una ventina di uomini, quasi tutti quelli che hanno partecipato all’azione. Ora bisogna sapere che l’isola in questione ha una superficie di 38 metri quadri, quella di un bilocale e che l’unico scopo di questa azione era quella di stendere su questo scoglio un enorme bandiera ucraina, (anch’essa finita in mani russe) per fare un servizio fotografico nel quale si dimostrasse che un lembo di territorio russo era stato conquistato. Non è la prima volta che gli ucraini – probabilmente su suggerimento di alcuni “natidioti” le cui stimmate sono facilmente riconoscibili – tentano queste imprese al largo della Crimea, senza peraltro mai riuscire nell’intento: National Geographic dovrà attendere perché ormai le operazioni riuscite del regime di Kiev sono più rare del leopardo nebuloso. E dire che Zelensky aveva anticipato questa folgorante azione parlando con Fox News di “una sorpresa sul mar nero”.

Spargere sangue per poter permettere ai media occidentali di presentare immagini insensate per salvare il sedere dei rispettivi milieu politici e dello stesso tiranno per procura di Kiev, è qualcosa che grida vendetta e che forse sarà vendicata molto prima di quanto queste canaglie si aspettino, magari proprio dagli stessi ucraini.

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