Crolla la produzione industriale italiana. Meloni festeggia con Zelensky, Schlein pensa ad un nuovo colore per le tute degli operai

di Augusto Grandi

 

Com’era quella barzelletta stupida sulla grande soddisfazione di Giorgia Meloni per il soddisfacente andamento dell’economia italiana? Ah, non era una barzelletta? Davvero lady Garbatella si vantava dei risultati ottenuti, come una Schlein qualunque? Ed ora l’ISTAT ha provveduto a chiarire alcune situazioni. Dunque ad aprile, per il quarto mese consecutivo, la produzione industriale italiana ha registrato un calo. Questa volta dell’1,9% rispetto a marzo.

Ma è ancora più preoccupante l’indice complessivo che diminuisce, in termini tendenziali, del 7,2%. “Per trovare un calo superiore, nei dati corretti per il calendario, bisogna tornare – ricorda l’Istat – al luglio 2020, nella fase 2 dell’emergenza pandemica, quando la flessione era stata dell’8,3%.

Però Meloni gongolava perché le economie di Francia e Germania sono messe peggio di quella italiana. Vero, Berlino è addirittura in recessione mentre il Pil italiano crescerà, addirittura, dell’1%. Cioè di nulla, perché anche un 2% di crescita del PIL significa sostanziale stagnazione. Inoltre lady Garbatella si è dimenticata che una fetta consistente della produzione industriale italiana è destinata proprio a Francia e Germania. E che se i due Paesi non crescono, le nostre industrie chiudono.

Forse Meloni si illudeva di poter contare sul mercato interno. Alle prese con folli rincari dei prezzi che il governo si è ben guardato dal contrastare. Risultato? Lo spiega una ricerca della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, sull’aumento del costo del denaro e la corsa sfrenata dei prezzi. Secondo l’organizzazione sindacale da dicembre 2021 a marzo 2023 il saldo dei conti correnti è calato di oltre 61 miliardi di euro: da 2.076 miliardi a 2.015 miliardi. In soli tre mesi, da dicembre 2022 a marzo 2023, la variazione negativa è stata pari a oltre 50 miliardi. Il carovita non solo ha invertito la tendenza al risparmio delle famiglie, pressoché prossima allo zero nei primi 5 mesi (in media 0,2%), ma ha cominciato a erodere le riserve accumulate dal sistema produttivo.

Però al circolo della Garbatella festeggiano il soddisfacente andamento dell’economia. E continuano ad impoverire gli italiani per sostenere l’amico Zelensky. Per loro fortuna la compagna Elly Schlein non si è ancora accorta di nulla. È in attesa che qualcuno le spieghi a cosa servono le industrie. E, nel frattempo, il suo armocromista sta pensando a quale sia il colore più adatto per sostituire le tute blu degli operai. Così obsolete, così tristi..

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