di Antonio Ricchio
Tre mesi di formazione, un’indennità di 500 euro per ogni partecipante, 90 soggetti coinvolti. Sono i numeri del progetto “Oikos” varato dalla Giunta regionale con il duplice obiettivo di formare manodopera nel settore edilizio e favorire l’inclusione sociale dei profughi arrivati in Calabria. Dopo l’annuncio delle scorse settimane, nel clou dell’onda emotiva determinata dalla tragedia di Cutro, adesso emergono i dettagli. Si tratta di particolari contenuti nel decreto firmato dal direttore generale del dipartimento Lavoro, Roberto Cosentino, e nella schema di convenzione tra la Regione e i tre Enti bilaterali del settore edile. Tutte azioni tese a favorire «l’inclusione socio-lavorativa di migranti vulnerabili, richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività professionale».<
Per ogni singola convenzione la Regione ha messo a disposizione risorse pari a 100mila del Piano di azione e coesione (Pac) Calabria 2007/2013. Di queste risorse, fino a 55mila euro per la realizzazione del percorso formativo finalizzato al conseguimento di un Attestato di qualifica professionale collegato ad una delle figure professionali individuate nella convenzione, fino a 45mila euro per l’erogazione dell’indennità mensile lorda pro capite nei limiti di 500 euro in favore dei partecipanti previsti in numero massimo di 30 unità.