Gli Stati Uniti d’America sono complici dell’ISIS

Gli Stati Uniti d'America sono complici dell'ISIS

Il Ministro degli Esteri Siriano all’ONU: Il bombardamento delle truppe siriane non è stato un errore, gli Stati Uniti sono complici dell’ISIS

Gli Stati Uniti d'America sono complici dell'ISISIl recente bombardamento delle truppe siriane da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti non è stato affatto un errore. Lo ha detto il ministro degli Esteri siriano, Walid Muallem, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, definendo l’America ed i suoi alleati come dei complici dei crimini commessi dallo Stato islamico e da altri gruppi terroristi.

“Il governo siriano attribuisce la totale responsabilità di questa aggressione agli Stati Uniti. Come i fatti dimostrano, si è trattato di un attacco deliberato, non di un errore, anche se l’America dice il contrario” – ha detto il ministro degli Esteri siriano nel corso del dibattito all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

“Questa vile aggressione dimostra che gli Stati Uniti ed i suoi alleati sono complici dello Stato islamico e di altri gruppi terroristici” – ha sottolineato.

Il 17 settembre, le truppe siriane hanno circondato i terroristi dello Stato islamico vicino alla città di Deir ez-Zor e sono state bombardate dagli aerei della coalizione a guida Usa.

Sono stati uccisi 62 soldati siriani durante i bombardamenti americani, ai quali ha fatto seguito una nuova offensiva dei jihadisti sulle posizioni delle forze governative.

Washington ha cercato di coprire le sue azioni affermando di avere colpito le truppe siriane “per errore” e, secondo il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, avrebbe offerto le sue scuse al presidente siriano Bashar Assad attraverso Mosca.

Il ministro degli Esteri siriano ha anche detto che la lotta contro il terrorismo sul suolo siriano può essere effettuata solo in accordo con le autorità del paese.

“Abbiamo sempre accolto tutti gli sforzi internazionali per contrastare il terrorismo in Siria. Ma sottolineiamo ancora una volta la necessità di coordinare tali sforzi con il governo della Repubblica araba siriana e con l’esercito arabo siriano che lotta sul terreno contro il terrorismo da oltre cinque anni. Senza tale coordinamento qualsiasi azione verrebbe considerata come una violazione della sovranità e dei principi fondanti della Carta delle Nazioni Unite” – ha aggiunto Muallem.

Il diplomatico siriano non si è dimenticato nemmeno della Turchia, ricordando che “le incursioni turche nei territori siriani con il pretesto della lotta al terrorismo sono una aggressione palese e devono essere fermate immediatamente.”

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