Destra e sinistra atlantiste in guerra contro il ceto medio con l’alibi ambientale

di Augusto Grandi

 

Dopo il voto europeo sul ripristino ambientale, i chierici della disinformazione italiana hanno deciso che il prossimo scontro tra (finta) destra e (finta) sinistra si giocherà proprio sui temi ecologici. E poiché la destra fluida di governo non è in grado di gestire la propria comunicazione, lo scontro sarà tra una eroica sinistra che tutela la Natura ed una bieca destra che vuole cementificare tutto in nome di uno sviluppo non sostenibile.

In mezzo a questo squallido gioco delle parti, il ceto medio costretto a pagare comunque per far divertire i finti avversari di una politica solo di immagine.

Perché il dato di realtà è proprio questo: i due schieramenti partitici sono entrambi atlantisti e, in nome delle strategie di Washington e Londra, devono eliminare il ceto medio che rappresenta il cuore ed il cervello che consentono all’Europa di sopravvivere. L’Europa, invece, deve morire per consentire agli Stati Uniti di disporre di manodopera a buon mercato e carne da macello da utilizzare contro la Cina ed i suoi alleati.

In questo lercio gioco i campioni degli statunitensi sono Zelensky e Meloni. Il primo perché è disposto a combattere la guerra dei burattinai di Biden sino al penultimo ucraino (l’ultimo è lui, ovviamente, e deve essere tutelato). La seconda perché è disposta a trasformare l’Italia nel Bangladesh europeo con salari da fame ed immigrazione senza controllo (con il plauso dall’armocromata Schlein) per ridurre ulteriormente le retribuzioni ed i diritti sociali.

E l’ambiente, in tutto ciò?

È l’alibi per appropriarsi dei residui risparmi del ceto medio. L’Italia ha la maggior concentrazione di proprietà immobiliari da parte delle famiglie? E l’Europa dei maggiordomi, con la scusa della tutela ambientale, impone di mettere a norma le abitazioni rubando tutti i risparmi famigliari. Perché la destra fluida di governo ha cancellato il superbonus per l’edilizia. E se la famiglia del ceto medio vuole acquistare un’auto, i costi rappresentano un esborso ormai superiore alle possibilità di molti.

Bisogna utilizzare i mezzi pubblici, affermano gli ambientalisti armocromati. Giusto. I mezzi pubblici su cui gli anziani dovrebbero caricare valigie, cani e gatti per trascorrere qualche settimana estiva al mare o in montagna nelle case acquistate da loro o dai genitori negli Anni 60/70 con enormi sacrifici. Mezzi pubblici che, in molte località non arrivano. Ma l’obiettivo dei gretini è obbligare il ceto medio a disfarsi delle seconde case per restare in città e svendere le abitazioni a grandi multinazionali che le utilizzeranno per accogliere turisti stranieri.

Ma anche in città bisogna rinunciare alle auto. Però bisogna rinunciare anche ai mezzi pubblici. Così aumentano i prezzi dei biglietti in cambio di un peggioramento del servizio.

È una guerra senza quartiere contro il ceto medio. Mentre la destra fluida si coccola i più poveri regalando addirittura 1 euro al giorno per famiglia. Meglio se da dividere in tre. Giusto per informare lady Garbatella: in Bangladesh il reddito medio giornaliero è intorno ai 7 euro pro capite nelle grandi aziende e di 3,50 euro nelle microimprese più sfigate.

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