Bruxelles taglia i fondi alla Romania che ha aumentato il deficit per sostenere Zelensky

di Roberto Toselli

 

Dopo le difficoltà economiche della Moldavia, provocate dal servilismo nei confronti di Bruxelles, tocca adesso alla Romania. Bacchettata  dalla Commissione europea per eccesso di deficit di bilancio. Con la conseguenza della sospensione di parte dei fondi versati nelle casse di Bucarest.

Poco importa, agli euroburocrati, che la Romania abbia sprecato soldi per adeguarsi agli ordini dei maggiordomi europei di Biden, sia applicando le sanzioni contro Mosca sia fornendo le armi a Zelensky. E poi accogliendo profughi ucraini. Poco importa, agli eurocialtroni, che i contadini romeni siano stati massacrati dalla concorrenza sleale degli stessi ucraini che stavano aiutando e che, invece di spedire il grano in Africa – come raccontato falsamente dalle piangine dei TG italiani – lo vendevano in Europa guadagnando di più. Mentre in Italia il prezzo dei prodotti a base di grano aumentava senza ritegno.

Ma in base alla logica dei compartimenti stagni, ciò che Bruxelles imponeva a Bucarest non interessava minimamente a chi, sempre a Bruxelles, si occupa di controllare i conti. Dunque bisogna colpire la Romania obbligandola a tagliare gli aiuti ai propri cittadini per dirottarli esclusivamente verso Zelensky. Sicuramente il modo migliore per rafforzare il sentimento europeista e non solo quello dei romeni.

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