Kali Yuga: l’era che stiamo vivendo è questa: anni di crisi dei valori della Tradizione, di decadenza morale, intellettuale e sociale. Correva l’anno 1958, quando il Centro Studi Ordine Nuovo promosse alle elezioni la votazione con scheda bianca. Il significato era semplice e diretto: impossibile cambiare radicalmente la società democratica e combatterla rendendo inutile l’impegno politico. Non politica o apolitica dunque, disinteressandosi totalmente delle consultazioni elettorali.
Cosa dovremmo fare noi camerati oggi – di fatto il 25 settembre – all’apogeo del Kali Yuga, se non votare con la scheda bianca, dimostrando una volta ancora che questa attuale politica democratica non ci appartiene né mai ci apparterrà.
Il voto è un diritto ed è un dovere, dobbiamo dunque esercitarlo al meglio delle nostre capacità, consapevoli che la nostra ideologia, il nostro credo non è rappresentato da alcun partito o movimento o lista presente ad oggi fino al 25 settembre.
Il messaggio deve essere chiaro e come diceva Marshall McLuhan: a volte il mezzo è il messaggio, ovvero il mezzo che veicola il messaggio è più importante del messaggio stesso.
Alla coscienza di ognuno votare il 25 settembre, senza dimenticare che essere camerata non è una moda, un modo di vestire, ma di vivere e concepire l’esistenza secondo un credo immortale.