Lingua italiana questa sconosciuta

I paladini della Cancel Culture, dell’inclusione, gentucola che ha occupato posti di rilievo nella politica italiana, non conosce la propria lingua madre. Dal latino al volgare, dall’italiano moderno al linguaggio dei segni e delle abbreviazioni mutuati dalla messaggistica istantanea, fino alla lingua boldrina, il passaggio è stato assai breve, brevissimo, almeno nell’ultimo tragicomico atto.

La ex – grazie a Dio – Presidente della Camera dei Deputati dovrebbe scrivere un nuovo “Tesoretto della lingua italiana”, magari dal titolo “Tutti indietro” proprio come la sua pubblicazione datata 2010 edita da Rizzoli, che starebbe a significare l’esatto percorso a ritroso dell’evoluzione linguistica dell’italiano.


Nel tweet indirizzato a Giorgia Meloni, alla domanda “Cosa le impedisce di rivendicare anche nella lingua il suo primato?” chiunque – sano di mente e non affetto da patologie autoctone di sinistra – potrebbe rispondere che ad impedirlo è proprio la lingua italiana che non comprende l’uso di “Presidenta”, per altro termine inaudibile, che stona quanto il Ketchup sui maccheroni.

Sempre nel tweet, Laura neo-madrelingua Boldrini evidenzia come l’eletto Presidente Giorgia Meloni stia facendo torto a talune Sorelle, dimenticandole, poiché ha assunto la carica come Presidente e non utilizzando il sostantivo al femminile. A quali sorelle faccia riferimento non è dato sapere e nemmeno importa più di tanto.

L’invidia è una brutta bestia: deve bruciare quanto una goccia d’acido nel latte, che la prima donna Premier d’Italia non sia stata proprio l’autrice dell’inutile quanto risibile tweet.

Se ne faccia una ragione la mancata “Premiera”: Giorgia Meloni è il Presidente del Consiglio e, certamente, Dante non si starà scomodando nella tomba a Ravenna per tali ridicole scempiaggini linguistiche che lasciano il tempo che trovano.

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Pubblicato da Cristian Borghetti

Cristian Borghetti è nato il 10 settembre 1970 a Lecco, dove vive e lavora. Scrive racconti e romanzi pubblicati da diverse case editrici: “Ora di vetro” - Montedit; "Tre volte all'inferno" - Perdisa Pop2; “Le cabinet Masson” - StreetLib; “Phobia” StreetLib; “Hawthorn bend” - StreetLib; “Incubus” - Weird Book "Tre volte all'inferno" - Weird Book. Ha partecipato a diverse raccolte e premi letterari: “365 Storie Cattive” - AISEA ONLUS; “Le Nereidi“ - Circolo della trama; “Tremare senza paura” e “Horror Polidori Vol. 1 e 2” - Nero Press Edizioni; “Malombre” edita da Dunwich Edizioni; “Cuori di Tenebra”, “The horror show”; “Dark&Weird vol. 3”, “I volti del male” e “Nati dalle tenebre” con Weird Book. Ha collaborato con brevi articoli ed interviste per i blog La tela Nera e Orasenzombra. Ha scritto articoli per le riviste online “Praesidivm”, “2diPicche” ed "Eresia".