Immigrazione, la lista ‘Civica’: “Perché l’Unione paga le sigarette ai profughi?”
“Ancora una volta ci troviamo a parlare di profughi e del modello d’integrazione proposto dalla Regione Toscana e accolto da gran parte dei comuni della Valdera.
Come già appurato siamo profondamente contrari a questo modello; ritenendolo non solo dispendioso e umiliante, ma inutile per arrivare alla soluzione del problema. Se vogliamo aiutarli dobbiamo arrivare a svolgere iniziative di politica estera e di sostegno diverse, che mirino a realizzare nei singoli Stati di provenienza misure di sostegno mirate e concrete, centri di aiuto e supporto in modo da prevenire i flussi migratori, il tutto coordinato con una politica militare di difesa che impedisca ogni ingresso non concordato.
Ma gli aspetti più preoccupanti sono i comportamenti delle amministrazioni locali che creano problemi di ordine pubblico e tensioni sociali. Senza considerare i dubbi e perplessità sulla gestione dei profughi fatta dalle coop e da Casa Valdera.
Come vengono usati i €35,00 giornalieri a profugo? Quanto viene messo a disposizione dei profughi? Queste sono solo alcune delle domande a cui ad oggi non abbiamo avuto risposta.
Ma il caso profughi e tutto ciò che gli ruota attorno sembra essere molto dubbio e la convenzione/scrittura privata N.249 tra Unione Valdera-Casa Valdera-Arnera, ne è la dimostrazione, visto che all’art. 2 comma 5 punti c prevede che si dovrà consegnare pocket money per un valore di € 7,50 per nucleo familiare, da spendere per sigarette, foto tessere…
Ora ci chiediamo ma l’unione in qualità di ente pubblico come fa a promuovere un vizio? E poi ci dovrebbero spiegare come mai per gli italiani in difficoltà non vi sono fondi mentre per i profughi si dà anche la paghetta per i vizi?
E infine non capiamo come mai ci sia questa diversità di trattamento tra gli italiani in difficoltà e i profughi. Come si fa a dare tutto agli stranieri e vedere i nostri pensionati alla fame, le famiglie italiane senza una casa, i padri e le madri disperati.
Questa non è l’Italia che vogliamo ma quella che vogliamo cestinare per costruire uno Paese migliore e più equo”.
Matteo Arcenni, Elena Baldini Orlandini, Mattia Cei, Nicola Giusti, Roberto Ticcciati – Gruppo Valdera Civica