Il Napalm e i democratici ameriCANI

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E’ una notizia odierna il bombardamento di una scuola in Siria con il Napalm. Ustioni e ferite su tutto il corpo, bambini tremanti dalla paura e ricoperti di polvere. Si muovono “come morti viventi”, racconta il giornalista Ian Pannell della Bbc che ha girato uno scioccante reportage (guarda il video) in una scuola nel nord della Siria colpita da una bomba al napalm. Il Napalm è un derivato dell’acido naftenico e dell’acido palmitico usato per costruire bombe e mine incendiarie, oltre che come combustibile per i lanciafiamme. I sali più usati sono il naftenato di alluminio e il palmitato di sodio. Si tratta di una emulsione altamente infiammabile che viene preparata poco prima dell’uso bellico e che non può in alcun modo essere conservata. Il nome Napalm è un acronimo che deriva da naftenico e palmitico. La preparazione risale alla seconda guerra mondiale, precisamente nel 1943, da parte di un team di scienziati guidati dal chimico americano Louis Fieser. Il primo agente gelificante utilizzato per la benzina fu il palmitato di sodio. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi usavano ilnaftenato di alluminio per gelificare la benzina. Questo veniva usato nei lanciafiamme per diminuire i vapori di benzina che si formavano nel serbatoio, evitando che quest’ultimo potesse esplodere. Inoltre la presenza del sale d’alluminio ne aumentava il potere calorifico durante la combustione, cosa che non faceva il palmitato. Rispetto alla semplice benzina il napalm presenta inoltre il vantaggio di essere impermeabile all’acqua. Durante la seconda guerra mondiale il napalm venne sperimentato dagli Stati Uniti in Italia in più occasioni, infatti nello sbarco a Salerno del 9 settembre 1943, erano armati anche con lanciafiamme al napalm. Nell’inverno del 1944 in dieci giorni di bombardamento aereo presso il fiume Senio in Emilia-Romagna (operazione “Pancake”), furono colpiti 74 obiettivi con oltre 1100 tonnellate di bombe al napalm. Il 12 ottobre 1944 i dintorni di Bologna furono bombardati con bombe al napalm con un’incursione di 60 aeroplani; seguì la cattura di soldati tedeschi sopravvissuti per verificare l’efficacia della nuova arma, verificando inoltre l’importanza dell’effetto terrificante delle fiamme sulle truppe nemiche. Durante l’offensiva delle Ardenne venne bombardata col napalm una piccola città tedesca al confine con il Belgio, ma un uso ben più intenso si vide nell’agosto del 1944 in Bretagna, quando durante l’assedio di Saint-Malo, il centro storico della città (Intra Muros) fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti e dagli incendi causati dalle bombe al napalm e al fosforo. Le spaventose fotografie scattate a Saint-Malo dalla fotografa di guerra Elizabeth “Lee” Miller verranno pubblicate solo dopo molti decenni. Durante gli anni della guerra del Vietnam fino ad oggi viene prodotta una variante chiamata Napalm-B, che sostituisce la benzina con una miscela di polistirene in soluzione di benzene e benzina, cui viene aggiunto fosforo bianco, che ne facilita l’accensione durante la dispersione del gel nell’aria, amplificandone gli effetti.

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