Stamane, presso la Sala Biblioteca di Palazzo Corrado Alvaro di Reggio Calabria, Giovanni Nucera, Consigliere regionale della Calabria, capogruppo de “La Sinistra”, insieme ad altri esponenti del gruppo, ha presentatola nefanda proposta di legge regionale dal titolo “Norme per l’accoglienza, l’integrazione sociale, lavorativa e culturale degli immigrati in Calabria”.
Secondo il comunista, basandosi su dati raccolti e poco veritieri, c’è una grave situazione, sopratutto a Rosarno – non si sa di quale tipo – e “vuole” fortemente regolamentare l’immigrazione – pur se questa è illegale – vedendo gli immigrati “NON COME UN PROBLEMA MA COME UNA RISORSA” – per le tasche della Regione-. Secondo questo comunista – vero o presunto che sia – “la Calabria è stata sempre una terra che ha guardato con occhio benevolo tutto e tutti” (a chi e cosa si riferisce non si sa, ndr).
Questo comunista – sempre vero o presunto – vorrebbe “normalizzare” il flusso clandestino offrendo assistenza sanitaria, offrendo una istruzione e formazione scolastica, una integrazione culturale, una formazione professionale, un inserimento lavorativo – anche se gli italiani si chiedono come sia possibile -, politiche di inclusione sociale – come se questi devono per forza essere inclusi-, politiche abitative – dare le cosa abbandonate e lasciare gli italiani in mezzo alla strada -, una certa tutela nell’accoglienza ai richiedenti asilo e rifugiati – tanto per aggirare il reato di clandestinità e udite udite: “MISURE PER LE VITTIME DI TRATTA, VIOLENZA E SCHIAVITU’,CONTRO LA DISCRIMINAZIONE”. Proprio questa legge incentiverebbe la tratta di esseri umani, di violenza e di schiavitù e fomenterebbe odio e discriminazioni di ogni sorta verso questi clandestini.
A parere del comunista – e mi chiedo come possa far parte delle Istituzioni – “La Calabria si deve (imperativo, ndr) assumere la responsabilità di un percorso di condivisione (e perché mai, ndr) con il territorio e il modello di Riace (lungi dal volerlo prendere a modello, ndr) ci insegna che gli immigrati possono dare tanto al nostro territorio”, sempre parole del consigliere Nucera, il quale sottolinea la sensibilità mostrata dal presidente Mario Oliverio (giusto per far sapere al diretto interessato quando sarebbe disposto e lecchinare pur di avere i finanziamenti, ndr) verso il tema trattato, sperando nella più ampia condivisione della proposta di legge, basandosi su una discussione e su un confronto in materia di immigrazione costruiti sul territorio stesso.
Altri temi nefandi sono stati trattati come quello del modello di famiglia importato da questi immigrati e come quello di dare agli immigrati una collocazione abitativa in quelle località dove c’è una calo demografico e uno spopolamento dovuto alle politiche comuniste e democristiane di questa falsa Repubblica.